Dossier “Reti, gli obiettivi per il 2024″: Credem

Il 2023 è ormai alle spalle e con lui, si spera, l’ormai arcinota “crisi” della raccolta del risparmio gestito che l’ha caratterizzato. E’ un auspicio, quello della ripresa degli afflussi legati all’asset management, che sembra oggettivamente legittimo, dato che, a detta degli operatori, le difficoltà del 2023 sono state il riflesso di quelle dei mercati dell’anno precedente. Applicando un semplice ragionamento deduttivo, viene da pensare che il 2024 potrebbe vedere un incedere degli apporti nel gestito derivante dall’andamento positivo dei mercati nel corso dell’anno appena concluso. Ma a fornirci l’ultima parola, come sempre, sarà direttamente il mondo della consulenza finanziaria.

Per questo BLUERATING ha voluto contattare le principali realtà dell’advisory in Italia per fornirvi un racconto sulle aspettative per il 2024 direttamente dalla voce dei protagonisti del settore.

CREDEM
Moris Franzoni, responsabile consulenza finanziaria

Mettere pienamente a regime gli investimenti di cui parlavamo in apertura, proseguire con il percorso progettuale di revisione organizzativa e soprattutto accompagnare la rete con tanta formazione sul salto evolutivo della consulenza anche in relazione a eventuali cambi di scenario regolatorio futuro. Il tema del passaggio generazionale sarà ancora al centro delle azioni di people management dove vorremmo coinvolgere i colleghi piu esperti per condividere azioni che li portino a essere protagonisti dell’insegnamento alle nuove generazioni. Il miglior auspicio è rimanere antifragili: lo scenario cambia di continuo e talmente tanto in fretta che la miglior caratteristica rimane l’adattabilità del nostro modello a ogni sfida futura.  

Qui le puntate precedenti

Fideuram Ispb

Allianz Bank FA

Banca Mediolanum

Azimut

Fineco

Banca Generali

 

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