Retail Investment Strategy e il parere di Efama, facciamo il punto

A cura di Massimo Scolari

In merito al comunicato emesso da Efama in relazione all’approvazione da parte del Parlamento europeo della relazione sulla proposta di direttiva che modifica le norme dell’Unione sulla tutela degli investitori al dettaglio (RIS), presentata dall’eurodeputata Stephanie Yon-Courtin.

Nel suo comunicato Efama sostiene fortemente l’allontanamento dai benchmark europei e ritiene che la peer review dei prodotti sia un modo migliore per garantire che gli investitori ricevano un buon rapporto qualità-prezzo.

Il Parlamento, ricorda Efama, attualmente propone sia l’analisi del peer-group che parametri di riferimento per le autorità di vigilanza. Efama rimane scettica su come questi approcci separati e concorrenti possano coesistere.

Non si può non concordare con Efama in merito alla coesistenza di diversi requisiti da applicare al fine di valutare il “Value for Money” dei prodotti. Anche perché queste metodologie sarebbero applicate diversamente a prodotti distribuiti in più stati membri ovvero a livello nazionale. Ciò renderebbe difficile o forse inattuabilel’attività di governo dei prodotti da parte di distributori e consulenti finanziari.

Tuttavia, è bene sottolineare che l’abbandono dei benchmark a favore dell’analisi fondata sul confronto con peer-group necessita di regole ben definite. Allontanarsi dai benchmark non può significare la completa soggettività e discrezionalità nella scelta dei componenti del gruppo di prodotti con i quali effettuare il confronto.

Il testo approvato dal Parlamento prevede infatti che le Authority Esma e Eiopa mettano a disposizioni linee guida e norme tecniche di regolamentazione atte a definire i criteri oggettivi da seguire per l’analisi di peer-group.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!